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Visitare la Scozia in 4 giorni (parte prima)

Immagine del redattore: Sara PadovaniSara Padovani

Prince Garden Edimburgo


Dalla Scozia mi sono sempre sentita attratta, forse per la sua storia di antichi clan in lotta fra loro e con gli inglesi per la propria libertà e le sue leggende di fantasmi che arricchiscono di mistero i luoghi delle Highlands.

Ho deciso di esplorarla un insieme al mio ragazzo Lorenzo in un weekend d’autunno perché, per quanto il freddo lassù si faccia sentire, i colori del paesaggio e la scarsa presenza turistica rendono azzeccatissima la scelta di questa stagione.


8 Novembre: La bellezza gotica di Edimburgo


Con un volo da Bologna siamo atterrati ad Edimburgo sul tardi, quando già la città stava dormendo, e siamo stati accolti dallo spettacolo del castello illuminato, con la Rocca, su cui è situato, quasi invisibile: sembrava sospeso nel nulla.


La mattina seguente ci siamo resi conto che Edimburgo (ma lo avremmo scoperto che lo stesso vale per tutta la Scozia) in autunno è un vero spettacolo: ricca di parchi, come il Price Garden, con alberi maestosi ed un trionfo di colori che rendono l’atmosfera quasi magica. Attraverso le viuzze della città siamo giunti nel cuore del Royal Mile, la strada principale veramente pittoresca che collega il Castello allo sfarzoso palazzo reale di Holyrood.



Castello di Edimburgo


Passeggiando per le vie della città si ha l’impressione di essere osservati dal castello che vigila da secoli su Edimburgo e non si può fare a meno di scattare foto.

Quella di Edimburgo è una bellezza gotica che ti rapisce ed il castello è imperdibile, soprattutto per chi vuole entrare in pieno nella storia di Scozia.


E’ possibile visitare un museo della guerra, curiosare tra reperti storici e le vecchie prigioni, oppure entrare nel museo che custodisce i gioielli reali, tra i quali si contano la corona scozzese e la leggendaria Pietra del Destino, considerata simbolo di Scozia in quanto su di essa i re scozzesi venivano incoronati.

A prima vista non si capisce come questo enorme masso possa essere considerato così prezioso, ma, quando ascolti la sua storia diventa tutto più chiaro: ci furono anni di lotta tra Scozia ed Inghilterra e, dopo l’unione tra i due paesi nel 1296, la pietra fu portata a Londra dove rimase fino al 1996, anno in cui venne restituita a condizione che sia resa disponibile nella capitale per la prossima incoronazione.


9 Novembre: A Stirling sulle tracce Di William Wallace


Stirling è una cittadina che dista 50 km da Edimburgo, raggiungibile con il treno che parte dalla stazione centrale. E’ famosa per il suo Castello e la sua Torre eretta in memoria di William Wallace, monumento nazionale( per capirsi Il Mel Gibson pitturato di blu nel film “ Braveheart”).





Un suggerimento non citate Mel Gibson agli scozzesi in quanto non sono proprio fieri della sua interpretazione.

Non serve fare programmi, basta passeggiare per le vie della cittadina e si raggiunge il famoso ponte della Battaglia di Stirling dove William Wallace lottò contro gli inglesi per l’indipendenza e divenne così eroe nazionale. Casette tipiche e scolaresche in divisa fanno da cornice.


In circa 40 minuti di camminata si arriva alla biglietteria per l’accesso alla torre e da lì la si raggiunge attraversando un bosco dai colori caldi. Ed è un po' come conquistarla. Una scala a chiocciola strettissima porta alle sale del museo, una delle quali ospita la spada dell’impavido Braveheart (che secondo la storia non era William Wallace, come il noto film ci ha insegnato, ma Robert de Bruce, Re di Scozia nel 1329), Arrivati in cima alla torre, la vista toglie il fiato. La natura scozzese e la cittadina di Stirling, con all’orizzonte il Castello, ti porta a fantasticare e provi ad immaginare com’era vivere qui durante i grandi eventi del passato.


Stirling (foto presa da Canva) tutte sfocate mi sono venute quel giorno....


Scesi dalla torre, abbiamo improvvisato un picnic con la partecipazione straordinaria di un corvo che, appollaiato su un ramo di fronte, ha reso l’atmosfera ancora più surreale. Sulla strada del ritorno, inoltre, ci siamo imbattuti in un cimitero con la tipica atmosfera macabra da film (di cui, per altro la Scozia è piena); siamo stati addirittura accompagnati dal gracchiare dei corvi all’imbrunire, quindi un filo di pelle d’oca ci è corso lungo la schiena mentre ci guardavamo intorno per paura che, da un momento all’altro qualche zombie potesse afferrarci.


To be continued.....





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